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che dire… le parole non riescono ad esprimere così tante emozioni che riuscite a trasmettere a noi a casa…
la tristezza del saluto il giorno dell´arrivo è stata subito ricompensata dai sorrisi che si leggono sui vostri volti immersi in un paesaggio immenso.
Anche il tempo è dalla vostra parte per farvi godere appieno un´esperienza unica … il sentire la voce di mio figlio in una telefonata durata 1 minuto e 15 sec. che raccontava con entusiasmo quanto di bello sta avvenendo su quei monti mi ha aperto il cuore.
E in tutto ciò una DOMANDA me la faccio … PERCHE´ TANTI DUBBI NEL REGALARE A MIO FIGLIO QUESTA “ESPERIENZA DI VITA”?
Risposta… il non conoscere quanto di bello siete in grado di fare coi nostri ragazzi. Bisogna provare e conoscere per poter apprezzare nella vita.
Vi ringrazio tutti dal primo all´ultimo!
State facendo vivere una settimana indimenticabile anche a me da casa…
Elena

Ieri sera con amici, usando anche il vostro sito, io e mia moglie abbiamo raccontato di voi mentre su Facebook abbiamo visto la campestre dove correva anche Marco, nostro figlio.
Sono nati un fitto confronto su alcuni temi educativi e momenti divertenti  tifando per l’atleta di casa (….eccolo, dai, è primo, dove è, bravo, ecc.).
Questa mattina  guidando ho pensato che senza web e social ieri sera sarebbe stata diversa; allora ho deciso che mi impegnerò di più ad educare i miei figli all’utilizzo del digitale e meno a vietarne l’uso 
Buona giornata.

“GRAZIE”
Ma è davvero così importante dire “Grazie”? O è forse più importante capire il perché dirlo?
Ci sono persone che dicono GRAZIE solo perché “ammaestrate” ma in realtà non ne capiscono veramente il senso!
Dovremmo imparare a essere GRATI; grati per quello che siamo, per quello che abbiamo, per essere vivi!!! Eh già, siamo vivi e invece di ringraziare il Signore per questo, lo riempiamo di richieste o peggio ci dimentichiamo di Lui!
Se imparassimo a non dare tutto per scontato, il GRAZIE uscirebbe spontaneo dalle nostre labbra o meglio si manifesterebbe attraverso un sorriso o un abbraccio……. gesti troppo spesso dimenticati! Quante volte ci fermiamo ad abbracciare i nostri genitori, nostro marito, nostra moglie o i nostri figli?

Sono ormai 3 anni che vai a Disentis, ma, per me, ogni anno è come se fosse il primo; le stesse emozioni, la stessa gioia, ma anche la stessa preoccupazione: tu e il tuo zainetto di sassolini sulle spalle. Ma sei uno tosto e certamente sei in buonissime mani!
Nessun altro luogo è come Disentis, nessun´ altra vacanza è come questa, nessun altro staff è così meravigliosamente e instancabilmente unico.
Come il Piccolo Principe, qui, hai incontrato le tue volpi, persone che ti hanno insegnato che non si vede che con il cuore perchè l´essenziale è invisibile agli occhi.
Hai imparato a dire grazie per tutto ciò che c´è intorno a te e nella tua vita. Hai riflettuto insieme agli educatori sulle diversità, sulla bellezza e sulla forza di superare qualsiasi limite, anche fisico con l´aiuto dell´amore, con la passione e la fede.
So che tornerai con qualche risposta non trovata ai “perchè” che quest´anno avrai affrontato, ma a volte le risposte non arrivano subito, ci vuole tempo,
l´importante è non smettere di cercarle e continuare a farti domante perchè è così che ci si sente vivi, perchè è così che si cresce.
Divertiti questi ultimi giorni e portati a casa, nel tuo cuore, tutto quello che puoi, e l´anno prossimo, ne sono certa, sarai ancora qui perchè a questa vacanza non rinuncerai…. non rinunceremo per nulla al mondo!!!!!
Una mamma

Buongiorno la domanda che mi voglio porre oggi è :” una mamma come fa ad insegnare a volare ai propri figli???”.Probabilmente quando mettiamo al mondo dei figli involontariamente accettiamo di mantenere delle promesse:
– accudire e proteggerli
– farli crescere
– e aiutarli a prendere il volo.
Anche se complicato le prime promesse non sono poi così difficili da mantenere, ma insegnargli a volate quello come si fa? Noi umani siamo di natura egoisti vorremmo i nostri “cuccioli” tutti per noi come se questo ci permettesse di non perderli mai allora tendiamo a tappare le ali, ma forse l´amore che proviamo e il volerli vedere felici dovrebbe portarci a fargli provare esperienze nuove , ma soprattutto fargli prendere le strade che vogliono e in quel momento noi diventiamo delle guide un supporto.
Francesca vola vola alto questo non cambierà i miei sentimenti verso di te anzi saranno più belli e forti amore mio!!!!

Ciao ero restia a scrivere, ma mi sto arrovellando su un perchè da alcuni mesi…. E forse questa è l’occasione per condividere questo perché che mi preoccupa.
Mi domando perché i genitori della mia generazione, me per prima, non riusciamo ad accettare che i nostri figli rimangano delusi. Perchè siamo i primi a non riuscire ad accettare le loro sconfitte.
Io lo so che è sbagliato tutte le volte che intervengo, ma non posso farne a meno: ogni volta che mio figlio è in difficoltà, o rischia la delusione, io sono lì a spianargli la strada, a trovargli la soluzione, ad accontentarlo….
Non riesco a sopportare che soffra, che sia scontento amareggiato… ci chiamano genitori spazzaneve… è vero e sono preoccupata perché forse non li stiamo abituando ad affrontare le difficoltà che sicuramente avranno, vista la difficoltà di trovare lavoro, viste le incertezze politiche e civili di questi ultimi tempi. Siamo premurosi, cerchiamo di infondergli i giusti principi e di far comprendere loro il rispetto per gli altri, ma dobbiamo anche accettare che sbaglino, che non riescano e che rimangano delusi. Questo perché altrimenti non riusciranno ad affrontare ciò che li aspetta!
Siamo una generazione di genitori malati di troppo amore per i nostri figli. Spero che questo amore li aiuti e che al momento giusto capiscano che non tutto è facile,  perchè la felicità va guadagnata.
Ciao S.

Allora questa volta ci provo anche io… mi risulta sempre molto difficile scrivere qualcosa di personale… ma se ci riescono i miei figli perché non io?
Ed ecco la domanda: ci riuscirò? Sì perché nella vita bisogna sempre tentare e tentare finché non si riesce a raggiungere il proprio sogno o obiettivo… come voi mie piccole pesti (Fabio ed Anna) che avete insistito fino allo sfinimento per andare a Disentis. Soprattutto tu piccola mia che per te è il primo anno e con un gruppo di ragazzi molto più grandi di te. Ma io so benissimo che tu ce la farai e ti divertirai tantissimo perché sei tenace e testarda. Tu invece grande Fabio hai già fatto questa esperienza l´anno scorso e sei tornato più maturo e più riflessivo. Adoro veramente questo momento formativo perché vi fa crescere, pensare e riflettere sulla bellezza del mondo che vi circonda. Godetevi questa meravigliosa esperienza nella natura, nello sport e nelle nuove e vecchie amicizie che vi rimarranno nel cuore. Un grazie a tutto lo staff che si prende cura dei nostri ragazzi. 
Un abbraccio mamma Elisa