Uno “staff”
Mi chiamo Giuditta e nel camp dello scorso anno, quello del decennale, ho fatto parte dello staff. A dir la verità vengo dalla gavetta. Per diversi anni, come molti di voi, sono venuta a Disentis perché stregata da questo posto, dalle attività sportive e formative, dalla bravura e attenzione degli staff. Poi, ancora giovanissima, ho fatto l’aiuto staff fino ad arrivare a staff a tutti gli effetti e, modestamente, a pieno titolo e diritto. Perché prima ho capito per me e messo in pratica gli obiettivi di questa straordinaria esperienza e poi ho aiutato, negli anni, moltissimi ragazzi a capirli e realizzarli. Ho saputo dare un grande valore al “momento formativo” e ai pochi minuti di “deserto” per raccogliere le mie riflessioni. Mi sono lasciata guidare dai “libretti” preparati appositamente dai “Maestri staff” e sono maturata, ho capito tante cose importanti per la mia vita.
Quei libretti li ho gustati dalla prima all’ultima riga perché ho capito subito che non erano storielle, ma esempi e comportamenti da seguire. Non vorrei sembrare perfetta e tanto meno sentirmi dire “brava” o “beata te”. Ho continuato a fare tantissimi sbagli e chissà quanti ne farò ancora perché le circostanze della vita ci fanno fragili, ma ho imparato a rialzarmi, a chiedere scusa, a ringraziare, a volermi bene. Ora voglio elencare quello che i racconti, i personaggi dei libretti del momento formativo e tutte le attività fatte a Disentis mi hanno insegnato. Queste mie riflessioni le ho scritte lo scorso anno. Le trascrivo perché le sento ancora utili per tutti voi, specie per chi partecipa per la prima volta a questa, vi assicuro, unica e preziosa avventura. “A Disentis ho imparato a stare insieme, a mettermi in gioco, a dare e ricevere senza prevenzioni e preconcetti, senza sentirmi superiore o inferiore, con l’atteggiamento di chi vuole scoprire, fare nuove amicizie, confrontarsi. Cercare ciò che di buono c’è in ognuno di noi.
Ho imparato ad avere idee più chiare su ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è buono e ciò che è cattivo, ciò che è giusto e ciò che è ingiusto. Ho imparato a ringraziare per tutto quello che mi circonda e che mi permette di fare sport con le persone che mi piacciono e con quelle che mi aiutano ad essere felice. Ho imparato a condividere le mie passioni come la musica e lo sport con tantissimi ragazzi e poi, da staff, ad aiutare, a ricambiare, a prendermi cura degli altri sull’esempio di chi aveva dedicato a me cure e attenzioni. Ho imparato a vedere col cuore, perché l’essenziale è invisibile agli occhi, come dice la volpe al Piccolo Principe. Come lui ho lasciato il mio “piccolo pianeta” con le mie sicurezze e le mie abitudini, per conoscere luoghi e persone, per lasciarmi addomesticare e addomesticare a mia volta, per capire e sperimentare la vera amicizia. Perché non è importante contare il numero degli amici che abbiamo, ma è importante sapere a chi ci leghiamo, di chi ci prendiamo cura, di chi abbiamo bisogno, con chi vogliamo stare. Ho imparato a non aver paura della diversità. La diversità ci arricchisce, ci rende speciali. Ho imparato a volare, a cercare la mia strada, ad inseguirla nel tortuoso cammino della vita. Ho imparato a mettere le ali e a guardare dall’alto, ma sempre andando avanti ringraziando chi mi ha aiutato a superare la paura di prendere il volo. Come ha fatto Zorba nel bellissimo racconto di Luis Sepulveda “Storia di una Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Ora so che dopo ogni momento di pioggia esce sempre il sole come ricompensa. Ho conosciuto ed imparato ad ammirare tanti personaggi famosi. Famosi nel senso che hanno dato valore alla loro vita, che hanno fatto del bene, che non si sono arresi davanti a nessuna difficoltà. Ho capito che i limiti sono negli occhi di chi ci guarda, che tutto si supera, soprattutto avendo a fianco persone che ami e che ti amano. Ho capito che il tempo è prezioso, che se lo sprechi non lo riavrai mai più indietro e che quindi bisogna prendere le redini della propria vita e fare le scelte che riteniamo più giuste. Ho imparato che niente si ottiene senza sacrificio e senza il coraggio di osare. Ho imparato a sbagliare, a perdere la mia strada per poi riuscire a rimettermi in carreggiata. Come Pinocchio che credeva di risolvere tutto con bugie e scuse fino a ridursi ad andare nel paese dei balocchi, che è bello solo in apparenza. Per poi capire che i veri valori erano dentro di lui, a casa con Geppetto e la Fata Turchina. Ho capito che devo andare a fondo delle cose, domandare, interessarmi. Ho capito che non voglio essere trasportata dagli eventi, voglio essere io l’artefice del mio destino. Se sbaglio, sbaglio io. Se sono contenta del mio percorso, lo sono io. Ho capito che è arrivato il momento di crescere. Qui, a Disentis ho imparato e capito tutte queste cose
… Ma non sono stata la sola a capirle … L’augurio che continuo a fare a me stessa e che faccio ad ognuno di voi è quello di crescere capaci di mettere in atto queste cose. Non per diventare perfetti, ma per essere sicuramente persone migliori” .
Vogliamo dire Grazie a tutti voi di vero cuore, vogliamo dire Grazie alla Vita che condividiamo con tutti Voi, vogliamo lanciare un inno alla Vita e regalarlo a tutti noi: VITA= Vivila Imparando Testimoniala Amando
Con tutto il nostro Amore,
Amalia e Alessandro
Ciao Staff,
e anche questa settimana volge al termine.
L’ultimo “c’era una volta…” è un sunto di tutte le cose belle che avete fatto conoscere e avete donato ai nostri figli e a noi genitori in questi anni. Le cose belle che rendono unico il vostro camp.
Devo ringraziare Giancarlo, mio marito, che cinque anni fa cercando su internet un camp per i nostri ragazzi, non accontentandosi delle solite proposte, ha trovato il vostro.
Non vedo l’ora che arrivi domani per riabbracciare i Mostri. Se penso a quel momento qualche lacrimuccia fa già capolino. E fa capolino anche perché i ragazzi saranno dispiaciuti di lasciare voi e gli amici di Disentis ed è un sentimento talmente forte il loro che mi arriva dritto al cuore e diventa mio e inevitabilmente…piango anch’io. Per fortuna i Mostri potranno aggrapparsi ancora alla frase “l’anno prossimo a Disentis…”
GRAZIE STAFF a domani!
Anche questo tempo si è concluso. Dopo ogni Disentis si volta pagina, una settimana passa in fretta, ma ogni volta lascia una traccia, segno che il tempo non passa invano tra queste montagne. Sono contento che quest’anno il filo conduttore sia stato proprio il tempo, soprattutto per te, Alessandro, che nonostante l’orologio sempre al polso, ancora fatichi a muoverti in questa dimensione. E tu Milla? Il tempo delle medie è finito, la strada verso la maturità è già iniziata, ma non c’è fretta: goditi il tuo tempo, portando l’energia di Disentis ogni giorno con te.
Un bacio ai miei mostri, un abbraccio a tutto il gruppo e un GRAZIE allo staff,
Giancarlo
Carissima “Patona “,
Grazie per aver voluto andare anche quest’anno a Disentis:è un APPUNTAMENTO TERAPEUTICO (soprattutto ) per noi genitori alle prese con il nobile ma impegnativo compito di valorizzare ciò che di bello hai (tantissimo !),e aiutarti a riconoscere e allontanarti dalle trappole e dagli inganni.
Stupenda l’idea di riflettere sul tempo! (Giuro che non l’ho suggerita agli animatori).
Immagino ognuno come una clessidra più o meno grande, che inizia a filtrare sabbia al 1° vagito e termina qndo… non si sa …
Il nocciolo è tutto qui: la nostra vita dipende da COME SCEGLIAMO DI IMPIEGARE QUEL TEMPO: questo fa la differenza.
Carissima Daniela, al tuo rientro, ci aiuteremo a vicenda a valorizzare questo dono prezioso e gratuito affinché nei nostri ricordi non ci sia posto per il RIMPIANTO E IL RIMORSO.
Questo è l’augurio che papà ed io facciamo a tutta la “squadra di Disentis “(dai ” cuccioli ” ai “senjor “) ringraziandoli di cuore per il sostegno che, come genitori, riceviamo.
Questo pensiero e’ rivolto innanzitutto alla mia vulcanica principessa :
“Cara Lucrezia, ho letto con grandissimo orgoglio la tua riflessione sul fatto che senza tecnologia si vive meglio..Che meraviglia sentirtelo dire!!!Forse davvero Disentis e’ riuscito a farti aprire
gli occhi più’ di quanto abbiamo cercato di fare in famiglia?Credo proprio di si…
Sai bene come durante questo anno la tecnologia abbia letteralmente invaso, minato e aggredito il nostro vivere famigliare..ci ha rubato tempo,energie,sorrisi,pomeriggi,sere…ha cambiato
i nostri umori, ha occupato in modo prepotente il nostro tempo libero..
Sono infinitamente felice che tu abbia compreso quanto possiamo farne a meno.Lavoreremo ancora ,insieme e con amore, per rendere la tecnologia un semplice aiuto alla nostra vita , ma nulla più’ di questo.Il tuo tempo e’ sacro e prezioso, deve essere fatto di relazioni, di gioco, di natura, di cultura,..e anche di sana noia e di silenzi…
Ed e’ mille volte meglio ritrovarsi con gli amici per giocare piuttosto che vedersi per ore in chat, meglio una telefonata in cui ci si parla e ci si ascolta piuttosto che una tastiera con cui si inviano decine di messaggi inutili.Le persone DEVONO essere più’ importanti di qualsiasi oggetto.
Sono certa, amore mio, che tornerai cresciuta dentro e pronta per essere padrona del tuo tempo perché’ ami troppo la vita e non permetterai che qualcosa diventi più’ importante di te!”.
Un abbraccio infinito,
Barbara
Carissimi ragazzi e staff, il tema del “tempo” che avete scelto quest’anno come filo conduttore del camp è di assoluta attualità soprattutto per i nostri ragazzi, i quali, vivendo nell’era digitale, sono troppo spesso ” distratti ” ed assorbiti completamente dalla vita virtuale proposta loro dalla rete e dai vari social di cui non riescono a fare a meno. Condivido pienamente la scelta dello staff di vietare ai ragazzi di portare con sé i cellulari, almeno durante questa settimana hanno modo di interagire tra di loro e con lo staff senza filtri, senza distrazioni o strumenti che tendono ad allontanare dagli altri e ad isolare spesso, più che ad avvicinare. Per noi genitori è spesso difficile far comprendere ai nostri figli che, se gli chiediamo di lasciare da parte il telefono e fare dell’altro, lo facciamo non per una forma di punizione ma per consentire loro spesso di non ” perdere ” del tempo a vivere la vita altrui attraverso le immagini e gli slogan proposti dalla rete. Vorrei che trascorressero più tempo con noi genitori oppure in compagnia degli amici o dei compagni di scuola, facendo nuove esperienze insieme, oppure che dedicassero anche solo una piccola parte della loro giornata in compagnia di un buon libro.
Spero tanto che da questa settimana mia figlia, che ormai è al suo quinto anno di presenza al camp, torni con la consapevolezza che il troppo tempo perso nell’uso del cellulare non ce lo restituisce nessuno e che, almeno una parte di questo tempo è bene dedicarla ad altre attività che l’ aiuteranno a crescere ed a fare scelte consapevoli per il suo futuro.
Un grande ringraziamento allo staff per l’impegno dimostrato con i nostri ragazzi e gli spunti di riflessione che ogni anno lasciate loro quando ritornano alla ” vita normale ” dopo la bellissima esperienza con voi.
Barbara
Disentis ….Disentis è un’esperienza che lascia il segno. Non è una vacanza qualsiasi ..ma è una vacanza speciale.
Forse i frutti non li vedremo subito con i nostri figli..ma son sicura che arriveranno.
Purtroppo anche questa settimana è quasi giunta al termine….!!!!Il tempo corre e con esso anche noi e i nostri figli. Siamo tutti stressati, grandi e piccoli, ma ciò che non dobbiamo dimenticare è che il tempo è veramente prezioso..non è la quantità ma la qualità del tempo che dedichiamo ai nostri cari, alle persone a cui vogliamo bene.
Disentis fa riflettere…fa riflettere anche me genitore…il tempo purtroppo non torna più…
Sperando tanto mio figlio (12 anni e mezzo) impari ad utilizzare al meglio il proprio tempo …Ringrazio tutto lo staff e tutti coloro che si sono occupati con amore,passione, dedizione ai nostri ragazzi ed hanno reso anche quest’anno Disentis …una vacanza davvero speciale!!!GRAZIE!!!
Eccomi qua…. a scrivere qualche mio pensiero!
Avrei voluto leggere il libretto giorno per giorno, e invece mercoledì l’ho letto tutto d’un fiato, per il timore di non fare più in tempo!
Ma oggi visto che è l’ultimo giorno, ho voluto aspettare per raccontarvi questo:
Ero seduta in una sala d’attesa e mentre sfogliavo quelle pagine, le lacrime rigavano il mio viso, perché le emozioni che vivevo, leggendo, inondavano la mia anima.
Forse perché in questo periodo, dopo la perdita di una persona molto cara, mi sento più sensibile, o chissà la vecchiaia!!!!
Tante belle parole, sincere, emozionanti….ma se io dovessi parlare della mia riflessione sul tempo, avrei tante o troppe cose da dire.
Il mio cuore suggerisce questa frase per i giovani di Disentis!!!!
VIVETE E NON SOPRAVVIVETE.
la vita è cosí imprevedibile, non perdiamoci nelle sciocchezze…. lasciate da parte per un attimo i vostri cellulari, perché l’amicizia non è solo su facebook, instagram e altro!
Viaggiate, conoscete nuovi luoghi, nuove persone, ridete, innamoratevi, piangete, divertitevi responsabilmente, e diffidate da chi vi propone una vita alternativa fatta di droghe e trasgressione!!
Insomma EMOZIONATEVI!!!!
È vero il tempo fugge, ma ricordatevi dei vostri sogni, delle vostre aspirazioni, guardate sempre il vostro futuro con un obiettivo, perché nulla è impossibile!
È la nostra volontà e motivazione che fa scattare lo START!
Non solo nello Sport, ma in tutto ciò che ci circonda!
Vi confesso che dopo aver letto quel libretto, ad un certo punto (e non è stato un caso) sono uscita e poco distante da me, c’era una piccola chiesetta. Non ho potuto fare altro che entrare ed inginocchiarmi per RINGRAZIARE IL SIGNORE, per ciò che mi ha dato, e perché nonostante tutte le mie battaglie, sono fiera di essere me stessa, ed il tempo mi ha permesso di crescere e diventare così!
Grazie a tutti voi….. grazie DISENTIS,
Perché un giorno la mia cara Desy potrà raccontare una bellissima storia, tratta dal suo vissuto, trascorso tra queste splendide montagne, in compagnia di persone STRAORDINARIE come LEI!
Con affetto.
Susy.