SETTIMA REGOLA DELLA FELICITÀ:
NON FARE UNA SOLA COSA. NON AVERE UN SOLO INTERESSE NELLA VITA
Siamo arrivati al settimo ramo; oltre c’è solo la cima della grande quercia. Ora possiamo guardare con soddisfazione ed orgoglio da dove siamo partiti.
Ripensiamo alle sei regole della felicità che abbiamo conosciuto e sulle quali abbiamo riflettuto. Ne manca solo una, la più facile da mettere in pratica per ragazzi come voi.
Perché? Perché siete arrivati all’ultimo giorno di questa settimana pieni ancora di vitalità, di entusiasmo e di voglia di salire sempre più in alto. Altre regole conoscerete crescendo che, dopo questa esperienza, sarete sicuramente capaci di mettere in pratica.
La felicità è proporzionata all’età, all’ambiente in cui viviamo, alle persone che incontriamo, ai progetti che il nostro cuore e la nostra mente ci saprà suggerire.
In questi giorni abbiamo messo delle fondamenta robuste, di ottimo materiale, capaci di reggere e rendere incrollabili tutti i piani che vorremo aggiungere al nostro edificio.
Ripensiamo al nostro primo giorno a Disentis …
Ognuno di noi, siamo sicuri, si sente diverso e dobbiamo essere contenti, soddisfatti, orgogliosi, lo ripetiamo, di quanto siamo riusciti a fare. Usiamo il noi, includendo noi dello staff e i vostri genitori.
Abbiamo detto che questa settimana regola è la più facile da mettere in pratica perché vuole insegnarci a non avere nella vita un solo interesse, una sola passione.
E’ stato l’insegnamento che, in modo del tutto naturale, tutte le nostre attività svolte in questi giorni, ci hanno trasmesso.
Più attività abbiamo fatto, più argomenti abbiamo trattato e più è cresciuta la nostra curiosità, la voglia di aprirci a nuove esperienze, di conoscerci meglio.
È questo il cammino che porta ad essere soddisfatti di noi stessi.
La favola di oggi racconta della scoiattolina Sophie che a causa della sua sola passione, la lettura, stava trascurando molte altre cose importanti e perfino i suoi amici del bosco.
I libri occupavano ogni minuto della sua giornata, a parte la scuola (ma spesso si addormentava durante le spiegazioni) e i compiti (che faceva frettolosamente), fino a tarda notte.
Questo la rendeva perennemente stanca. Ogni proposta dei suoi amici veniva rifiutata per correre ad aprire il libro di turno.
Lily la puzzola un giorno, dopo la scuola, era andata ad invitarla a colorare e lei aveva rifiutato con la solita scusa della stanchezza.
Jumper il coniglio le aveva proposto un giro in bicicletta. E lei …
Pokey il porcospino voleva farle ascoltare, con la sua armonica a bocca, l’ultimo brano di musica che aveva imparato. E lei …
All’ora di cena le bruciavano gli occhi e moriva dal sonno.
Fu la madre a rimproverarla dolcemente: “Penso che tu trascorra troppo tempo a leggere. La lettura è una cosa bellissima, ma nella vita hai bisogno di trovare un equilibrio. Hai bisogno di svolgere attività che non coinvolgono solo la mente”.
“E cos’altro c’è di più importante della lettura?” rispose quasi risentita Sophie.
“Ci sono il tuo cuore, il tuo corpo e il tuo spirito”, cercò di convincerla la mamma.
“Spiegati meglio”.
“Dunque, usi il tuo cuore quando giochi con gli amici. Usi il tuo corpo quando fai esercizio fisico. Usi il tuo spirito quando trovi qualcosa da fare che ti fa sentire bene dentro. Hai bisogno di fare tutte queste cose per fare una vita equilibrata”, spiegò la mamma.
A Sophie bastarono pochi minuti di riflessione per convincersi che la sua mamma aveva proprio ragione.
Il giorno dopo chiamò Lily e poi Jumper e poi Pokey.
Giocando e collaborando con loro sentì di aver fatto cose che facevano bene al cuore, al corpo e allo spirito.
Il momento più bello fu quello che passò con Pokey al laghetto del bosco. La musica che suonò per lei il porcospino la riconciliò con tutto il suo mondo; quello che aveva trascurato con quella sua sola e assoluta passione.
Sophie si stese sull’erba a guardare le nuvole disegnare il cielo, ad ammirare le farfalle posarsi leggere e variopinte sulle sue ginocchia, a bearsi del profumo e dei colori dei fiori, a sentire gli uccelli unirsi alle note dell’armonica.
Quando Sophie tornò a casa corse ad abbracciare la sua mamma:
“Ho passato una giornata equilibrata, urlò felice. Ho usato il cuore quando ho colorato con Lily, il corpo quando sono andata in bicicletta con Jumper e ascoltato la musica di Pokey con lo spirito. Ora sono pronta a dare la giusta ed equilibrata importanza anche ai miei libri”.
Noi dello staff abbiamo sempre sostenuto quanto sia importante la lettura per accrescere la fantasia, le conoscenze, la capacità critica.
Ai vostri compagni della seconda e terza settimana, raccomandiamo vivamente di leggere almeno mezz’ora al giorno, ritenendo la lettura una sana abitudine che ci porta ad essere più soddisfatti di noi stessi e quindi più felici.
Avere un solo interesse e una sola passione però ci fa correre il rischio di isolarci, di non guardarci intorno, di frequentare sempre le stesse persone, quelle che condividono la stessa nostra passione, di avere orizzonti sempre più limitati.
La vita invece è meravigliosamente varia anche alla vostra età.
Ricordiamoci della brocca: possiamo riempirla di tante cose e tutte belle. L’importante è mettere prima quelle che hanno più valore. Poi rimarrà posto anche per le altre.
Qualche spunto per la riflessione:
Riscrivete, in ordine, le sette regole.
Quale per te è risultata la più facile e quale la più difficile.
In cosa senti di aver fatto i maggiori progressi in questa settimana.
Dai un tuo giudizio su questa esperienza a Disentis.
Riflessioni ragazzi:
- E’ proprio vero, non bisogna avere un solo interesse nella vita, ma tanti. L’ha dimostrato Sophie che quando ha parlato con la mamma ha scoperto che non era più contenta, si è pentita ed è andata a chiamare i suoi amici per giocare. Se abbiamo un solo interesse non ci sentiamo bene neanche noi e la nostra brocca non è piena di tutto. Per me la regola più difficile è stata la seconda cioè: pianifica, organizza bene gli obiettivi che vuoi raggiungere. E’ stata difficile per me perché io avrei fatto come Jumper. Adesso ho imparato che devo organizzare bene i miei obiettivi. La regola più facile per me è stata la quinta cioè: insieme è meglio. Facciamo gioco di squadra. E’ stata la più facile perché mi piace molto fare gioco di squadra con le mie amiche o con persone che non conosco perché da li nascono delle nuove amicizie. Ormai ho finito la mia scalata per la felicità e queste sette regole me le porterò via per tutta la vita. In questa settimana penso di aver fatto molte amicizie con bambine molto simpatiche; sinceramente avevo paura di fare poche amicizie, ma anche questo è il bello di Disentis: sperimentare cose o amicizie nuove. Quest’anno la mia esperienza a Disentis è stata ancora meglio dell’anno scorso forse anche per il bellissimo tema sulla felicità. Disentis è un posto magico pieno di ispirazione e libertà. In più mi sono divertita come non mai con tutti i miei vecchi e soprattutto nuovi amici e con tutto lo staff abbiamo fatto giochi divertenti, abbiamo imparato molte cose e ci hanno aiutato a superare un po di nostalgia di casa e dei genitori e ci hanno fatto crescere sia nel cuore che come persone. Per questo ringrazio moltissimo lo staff sia per aver badato a noi, ma anche per averci fatto scoprire nuovi sport e per aver creato il momento formativo che è molto costruttivo e bello. Disentis ci vedremo l’anno prossimo!!! (Ludovica Serio).
- La regola che mi è risultata più facile è il lavoro di squadra; non saprei dire quella più difficile perché tutte mi sono risultate faciline. Questa settimana il mio maggior progresso è stata l’arrampicata perché l’anno scorso avevo un po paura; quest’anno sono riuscita a superarla e ho toccato la campanella. Qua a Disentis mi è piaciuto molto il cibo buonissimo, le camere grandi e anche come ci svegliavano. Ogni giorno abbiamo fatto sport, giochi e il momento formativo che quest’anno parlava della felicità. Gli staff sono stati gentili, simpatici, non troppo severi e neanche troppo gentili … Nel momento formativo Mimmo leggeva e questa cosa mi è piaciuta molto come anche la merenda al parco. Questo mio secondo anno mii è piaciuto tantissimo. Le gite al laghetto, quelle in montagna col treno anche se quest’anno non siamo andati ai ghiacciai. Questa esperienza mi è piaciuta moltissimo. Grazie a tutti (Sofia Campi).
- Per me la regola più facile è stata la settima, perché ho capito che nella vita non bisogna mai fare una cosa sola e questo vale anche per lo sport. Bisogna sempre cambiare e fare altre cose così impariamo a stare tutti insieme e fare conoscenze nuove. La regola più difficile per me è stata la quinta perché anch’io tante volte non ascolto con il cuore e gli occhi, ma soltanto con le orecchie. Ieri quando suor Vittoria ha parlato sono riuscita ad ascoltare con il cuore e ho imparato molto. Disentis è stata l’esperienza più bella della mia vita perché stiamo tutti insieme, facciamo molte conoscenze e perché è impossibile annoiarci perché facciamo sempre cose diverse. Spero che Disentis ci sarà sempre per tutta la vita, almeno tutti imparano sempre cose nuove. In questa settimana pensavo di non fare così tante amicizie come invece alla fine ho fatto (Carola Gussoni).
- La regola più facile è la quinta cioè: tutti possono portare a termine un compito, essere vincitori. Invece la regola più difficile è la sesta cioè: non fare una cosa sola. Non avere un solo interesse nella vita. Il mio migliore progresso di questa settimana è che sono riuscita a fare amicizia e l’arrampicata anche se ho pianto. La prossima volta che vengo metterò tutta la mia forza. Disentis è un camp che ti fa capire l’amicizia, di non essere mai soli, fare gioco di squadra e portare a termine un compito. Disentis è il camp che ti fa conoscere cosa vuol dire rabbia, tristezza, essere autonomi e soprattutto essere felici (Clara Clerici).
- Ed ecco giunti al settimo ramo, finalmente in vetta. La regola più facile è stata quella che bisogna organizzare bene gli obiettivi che si vogliono raggiungere. La più complicata è stata quella che se vogliamo possiamo portare a termine un compito. I miei progressi sono stati sorprendenti, sopra le mie aspettative. Anche nelle attività sportive sono migliorata; ho fatto molte amicizie e imparato le regole per essere felice. Quando sono entrata a Disentis ero disorientata, conoscevo solo Ivan, Marta, Elisa, Aurora e la mia migliore amica Matilde. Ora ho fatto molte amicizie e nuove esperienze. Mi piace la simpatia di Ivan, la serietà ma anche la felicità nel cuore di Mimmo e la vivacità di Samu. Vorrei restare qui a Disentis un’altra settimana. La storia di oggi ci ha insegnato che se hai una passione devi seguirla, ma non troppo, devi condividere la tua felicità con gli altri e non dedicarti solo alla tua passione. Grazie a tutto lo staff (Nicole Algisi).
- La regola più facile è stata la uno, quella più difficile la cinque. Ho imparato a stare senza mia mamma e senza tutta la mia famiglia. Pensavo di non trovare tanti amici e amiche perché io non sono molto brava nell’amicizia, ma grazie allo staff ho superato tutte queste paure. Disentis è una esperienza stupenda (Giorgio Cilli).
- Per me la regola più facile è stata la numero uno; la più difficile la numero sette. Sono migliorato tantissimo in minigolf perché ho fatto la buca impossibile in due colpi. Disentis è stato super bello ed emozionante; abbiamo conosciuto sport e persone che non avevamo mai visto, però mi sono mancati davvero tanto i miei genitori. E’ stato tutto fantastico (Daniele Oddo) .
- Oggi abbiamo concluso i momenti formativi con la palestra dell’anima. Posso dire che tutti hanno capito molto bene le sette regole della felicità. La più facile da mettere in pratica è stata la prima regola: prendi tu l’iniziativa. Quella un po più difficile da applicare è stata la quinta. Mimmo ha pure detto di stare molto attenti perché questa era una delle più importanti. Questa settimana è stata bellissima sia per il gioco sia perché il momento formativo mi ha fatto capire che per essere felici bisogna mettere in pratica le sette regole (Lorenzo Capria).
- A me è risultato facile la regola numero uno perché a me capita spesso di giocare da solo e mi diverto lo stesso inventandomi qualcosa. La più difficile è stata la numero tre quella di organizzare bene il mio tempo e di fare prima le cose più importanti. A Disentis ho fatto un grande progresso; pensavo di non trovare amici e invece li ho trovati. Ora so che se vado in un posto da solo posso fare nuovi amici e non rimanere solo. A Disentis mi sono divertito molto perché a me piace fare sport. Mia mamma dice che non sto mai fermo. Proprio come Jumper. Per tutta la settimana mi sono mancati i miei genitori. A chi verrà al secondo turno dico buona fortuna! (Stefano Boldetti)
NON FARE UNA SOLA COSA. NON AVERE UN SOLO INTERESSE NELLA VITA
Credere sempre in tutto ciò che si fa e non mollare mai impegnandosi in tutte le cose che ci riempiono di gioia e felicità che devono essere tante per migliorare noi stessi e coloro che vivono vicino a noi.
È proprio vero che nella vita avere solo una passione limita il nostro orizzonte… È anche vero che fare tante attività e non farle bene non porta a un buon risultato, quindi bisogna trovare un equilibrio riconoscendo anche i nostri limiti; tuttavia concordo, che oltre al lavoro o allo studio dobbiamo trovare un’attività ( sportiva ,sociale,culturale) che ci aiuti ad ampliare i nostri limiti, e senza che ce ne rendiamo conto, renderci migliori non solo a livello fisico in caso di sport o intellettuale in caso culturale, ma soprattutto a livello spirituale, cioè ci riempie di FELICITÀ.
Delle 7 regole non penso che ce ne sia una più facile o che ci venga meglio, perché dipende da tanti fattori che si stanno vivendo in quel determinato momento… Cerco nella vita di vedere il bicchiere sempre 1/2 pieno e sdrammatizzare tante situazioni complesse strappando una risata, che da parte mia, è la miglior medicina per raggiunge la felicità.
Ringrazio di cuore tutto lo Staff, perché la felicità che sento nella voce di mia figlia quando la chiamo al telefono non pone dubbi sul fatto che Voi l’obbiettivo FELICITÀ sui ragazzi lo avete raggiunto a pieni voti!!!
Ci vediamo domani…
Buona ultima serata
Bai Vincenzo