SECONDA TAPPA
ABBI CURA DELLA TUA MENTE E FAI PENSIERI POSITIVI
Il sentiero in questo tratto sale dolcemente, non è difficile. Sembra di attraversare un grande giardino, il giardino della mente, ricco di fiori dai mille colori. Possiamo procedere benissimo in gruppo.
Se curiamo la nostra mente e la coltiviamo come un giardino produrrà pensieri e desideri altissimi.
Ma attenzione: in ogni giardino ci sono le erbacce.
Non sottovalutiamo le erbacce. Sono infestanti, uccidono i fiori.
Ricordate il Piccolo Principe e la sua paura dei baobab?
“Guai a far attecchire i loro semi, bisogna scovarli e distruggerli subito perché anche un solo baobab può soffocare il nostro piccolo asteroide”.
Erbacce e baobab rappresentano pensieri cattivi che portano a compiere azioni cattive.
La mente è il nostro giardino che va tenuto sgombro e pulito da tutto ciò che può far seccare e soffocare i nostri fiori.
Ogni bravo giardiniere custodisce il proprio giardino assicurandosi che non entri nulla che lo contamini.
Eppure tante persone, e di ogni età, introducono nella loro mente tanti rifiuti tossici, tanti pensieri negativi come: paure, ansie, preoccupazioni, angosce per il futuro, invidie, gelosie, desideri di vendetta, rancore, incapacità di perdonare. Tutte cose che devastano il nostro mondo interiore e impoveriscono la nostra mente.
Per vivere al massimo delle nostre potenzialità dobbiamo custodire, lo ripetiamo, la porta del nostro giardino, facendo entrare solo cose belle e utili alla crescita dei nostri fiori.
I fiori sono le nostre potenzialità, i nostri talenti, le nostre capacità di realizzare i nostri sogni. Coltivandoli bene gusteremo appieno la magica fragranza del loro profumo, quello che rende unica la nostra vita.
Dobbiamo allontanare da noi abitudini e pensieri negativi e concentrarci su quanto di positivo c’è intorno a noi.
E’ sbagliato pensare e dare ancora peso agli errori del nostro passato, alle persone ed alle esperienze che ci hanno fatto star male, alle delusioni, alle ali ferite che ci hanno impedito, per un certo periodo, di volare.
Questo atteggiamento rischia di togliere molta energia alla nostra mente.
Forse non ci rendiamo conto di quanto siano grandi i poteri della nostra mente. La maggior parte di noi ne utilizza solo una piccola parte.
Noi non siamo in grado di controllare quello che è fuori di noi, ma abbiamo il potere di controllare i nostri pensieri e le nostre reazioni. Questa è una delle caratteristiche più importanti dell’essere umano.
La differenza tra persone ottimiste e persone tristi e negative sta proprio nel modo di interpretare gli avvenimenti e le circostanze della vita.
Se facciamo un esame di coscienza riconosceremo che molto spesso ci siamo arresi alle prime difficoltà, ci siamo chiusi in noi stessi, abbiamo bloccato il nostro entusiasmo per la vita.
Dobbiamo invece convincerci che da qualunque disavventura possiamo trarre un vantaggio, un insegnamento, quell’idea giusta per crescere, rafforzare il nostro carattere. Insomma se ci abituiamo a cercare in ogni situazione il lato positivo, la qualità della nostra vita sarà più elevata e ricca.
Un saggio indiano diceva: “Nella vita non ci sono errori, solo lezioni. Non esiste qualcosa che si possa chiamare esperienza negativa, ma occasioni per crescere, imparare e procedere lungo la strada del dominio di sé. È attraverso la lotta che diventiamo forti. Anche il dolore può essere un meraviglioso maestro”.
Per restare in un’immagine sportiva sentite quello che dice Nelson Mandela: “Io non perdo mai! O vinco o imparo”.
E la grande icona del basket Michael Jordan: “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”.
È proprio vero. Per vincere nello sport e nella vita gli errori servono e danno più fascino alla vittoria.
Come si può assaporare la gioia di trovarci in vetta alla montagna se prima non ci siamo trovati nel fondovalle?
Tutto quello che accade può insegnarci qualcosa e ogni piccola lezione alimenta la nostra crescita, ci fa maturare.
Ogni successo nella vita, materiale e spirituale, deriva dalla mente, dai pensieri che elaboriamo nei vari momenti della giornata. Vigilando sui nostri pensieri diventiamo padroni del nostro destino.
Se impareremo a dominare i nostri pensieri e ad avere progetti e desideri alti, ci accorgeremo di possedere tutte le potenzialità per realizzarli.
A rafforzare questo concetto vengono a proposito le parole di un filosofo indiano che si chiama Patanjali: “Se sei animato da un grande proposito o da un progetto straordinario, tutti i tuoi pensieri spezzeranno le loro catene: la mente trascenderà ogni limite, la coscienza si espanderà in ogni direzione e ti ritroverai in un nuovo mondo, grande e meraviglioso: forze nascoste si animeranno dentro di te e ti scoprirai migliore di quanto mai avresti immaginato di essere”.
Da tutto quello che abbiamo detto potremo trarre questa conclusione: la qualità della vita di ognuno di noi corrisponde alla ricchezza dei nostri pensieri.
Se vogliamo vivere una vita serena, più ricca e felice dobbiamo concepire pensieri più sereni e più ricchi di significato.
Sentite questa storia. Un giorno un ragazzo chiese ad un vecchio saggio: “Quanto tempo ci vorrà perché diventi saggio come te?”.
“Cinque anni”.
“Ma è tantissimo tempo. E se mi do da fare?”
“Allora ce ne vorranno dieci”.
“Dieci! Veramente troppo. E se studio giorno e notte?”
“Quindici anni”, rispose imperterrito il maestro.
“Non capisco – rispose il ragazzo – Ogni volta che ti prometto di dedicare più energia al mio obiettivo, mi rispondi che ci vorrà un tempo maggiore. Perché?”
“La risposta è semplice. Se tieni un occhio sempre fisso alla destinazione, te ne rimane solamente uno per guidarti lungo il viaggio”.
Traduzione: l’obiettivo dobbiamo averlo chiaro nella mente e usare i due occhi per controllare la strada.
Per essere felici insomma è necessario indirizzare tutte le nostre energie verso il nostro obiettivo, ma senza dimenticare che dobbiamo guardare dove mettiamo i piedi, cioè alle difficoltà che inevitabilmente si incontrano lungo il cammino. Prestiamo poi la massima attenzione quando si incontra un bivio. È lì che rischiamo di sbagliare strada.
Un’ultima considerazione: le persone più felici e più soddisfatte sono quelle che hanno trovato la loro vocazione nella vita e dedicano le loro giornate ad essa.
Riflessione dei ragazzi:
- Secondo me io sono più dalla parte positiva anche se alcune volte mi lascio andare e lascio entrare i baobab nel mio giardino. Qui a Disentis è il mio primo anno e sto già imparando molte cose; quando faccio uno sport che non mi piace mi scoraggio ancora prima di iniziare e penso subito allo sport dopo che mi piace, quindi non mi godo quel momento con i miei amici e magari non capisco se quello sport mi piace. Io credo che sono più dalla parte di Michael Jordan, perché quando sbaglio ho voglia di riprovarci e alcune volte non ci riesco, ma ci riprovo e magari ce la faccio. In alcuni ostacoli mi scoraggio subito e non ci provo neanche; qui a Disentis sto imparando ad avere più pazienza. Ringrazio tutto lo staff che mi fa imparare che cos’è veramente la felicità (Ludovica Nicora) .
- Nella nostra mente ci sono dei pensieri negativi e noi alcune volte non ce ne accorgiamo, molte volte invece sappiamo che un problema c’è, ma cerchiamo di nasconderlo agli altri. Quando io litigo con una persona, spesso mi sento triste e non cerco di risolvere il problema, alcune volte non riesco ad accettare che la colpa sia mia, ma qui a Disentis oggi ho capito che bisogna trovare un modo per risolvere la situazione, bisogna capire l’errore e a quel punto bisogna risolverlo perché solo in questo modo si riesce a sconfiggere paure, ansie e tristezze. In questo modo si diventa felici! (Vittoria Stevenazzi).
- Se fai un errore non scoraggiarti, prova fino a ché non riesci. Non devi puntare solo sulla destinazione, da prima inizia a pensare al viaggio. Non fermarti agli ostacoli, superali con la pazienza e la voglia di superarli. Quando fai una cosa negativa prova a migliorarla in una cosa positiva (Leonardo Bay).
- Davanti agli ostacoli è sempre difficile, ma non dobbiamo scoraggiarci e toglierci dalla testa vizi e pensieri negativi per andare sempre più avanti e superare le difficoltà e gli ostacoli. Per esempio quando i miei genitori hanno litigato, mio papà è tornato nella vecchia casa vicino ai suoi zii. Visto che non era molto lontano, quando di sera finiva di lavorare andavo sempre nella vecchia casa per stare con lui e gli zii. A volte per superare gli ostacoli serve qualcuno che ti aiuti e che ti spinga sempre più avanti per raggiungere obiettivi che non avevi mai pensato di superare come ad arrampicata. Ho dovuto fare la salita da 13 metri e suonare la campanella. Quando ero a poco più di metà mi tremavano le gambe e mi hanno detto di salire ancora, così sono riuscito a suonare la campanella (Gabriele Daverio).
- La mente, la mente è una cosa potentissima che bisogna essere in grado di gestire. Possiamo paragonarla a un giardino con dei fiori colorati, cioè i buoni pensieri, ma purtroppo certe volte nella nostra mente ci sono le erbacce, cioè dei brutti pensieri o dei lutti che vanno dimenticati, oppure imparando una lezione facendo un lungo cammino. Quando faccio degli errori ho capito che non si perde mai, ma o vinci o impari, come il famoso giocatore Michael Jordan (Tommaso Zanovello).
- La felicità serve ad ognuno di noi. Ci sono posti nei quali è più facile trovarla e li ognuno è felice, in altri posti invece è molto più difficile trovarla. Io sono felice quando sono con i miei amici e la mia famiglia. Disentis mi ha aiutato a capire che anche nelle peggiori situazioni c’è sempre un lato positivo e quindi ad essere felice in ogni momento. Ci sono tanti personaggi di fama mondiale che danno lezioni su come non arrendersi mai, come Michael Jordan che non si è mai scoraggiato ed è riuscito a diventare il giocatore di basket più bravo al mondo (Giorgio Rossini).
La grandezza della vita è il suo stesso pensiero positivo; se solo ci fermiamo un attimo a pensare come tutto sia stato creato, potremo senz’altro confermare che l’esistenza è una cosa meravigliosa.
Un filosofo diceva che per apprezzare il bene bisogna conoscere il male, di conseguenza per avere pensieri positivi bisognerebbe sentire anche l’altra campana. Nelson Mandela diceva appunto, nello sport o vinci o impari! Non esiste sconfitta ma soltanto crescita, quella che mattone dopo mattone alimenta la nostra autostima che giorno dopo giorno diventa energia positiva contagiosa, attenzione però al percorso che è sicuramente impervio e pieno di tentazioni negative. Se ci pensiamo bene, talvolta è più facile nascondersi dietro un fallimento e dire non ce l’ho fatta, troppa fatica… piuttosto che dire che fatica! ma ce l’ho fatta! Il temperamento nasce da l’obiettivo che ci diamo nella vita e soprattutto dal percorso che decidiamo di tracciare, diventa fondamentale conoscere il nostro tragitto se vogliamo raggiungere veramente un obiettivo e stare bene con esso. Dobbiamo allenarci ed allenare i nostri bimbi a pensare non tanto al sacrificio ma solo ed esclusivamente alla ricompensa, in ogni caso si fa fatica anche a fare pensieri negativi…
L’autostima e la serenità si costruiscono giorno per giorno. Ogni sbaglio e ogni persona negativa che ho incontrato mi hanno insegnato ad andare avanti a testa alta più di prima. Ci sono eventi poi che purtroppo non possiamo prevedere e modificare…. anche quando ci capita qualcosa di più grande di noi, dobbiamo avere la capacità di rialzarci e di trovare uno scopo nella vita. Ogni situazione, anche la peggiore, ci può far capire quanto siamo fortunati e che nella vita ci sono persone più sfortunate di noi. Io purtroppo, o per fortuna, l’ho provato….. Vi assicuro che mi sono rialzata più forte che mai. Non so ancora adesso dove ho trovato la forza ma ho capito che ognuno di noi se non si piange addosso e se ha la capacità di trovare supporto anche negli altri ce la può fare.
Ogni situazione, ogni persona che incontri ti può dare qualcosa. Se si parte prevenuti non si arriva da nessuna parte. E’ meglio picchiare la testa ma averci provato….. Questo è ciò che tento di insegnare ai miei figli. Se cadranno si rialzeranno più forti di prima…. spero…