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QUARTO GIORNO

 

Vaiana e Maui  arrivarono finalmente ad un accordo: avrebbero restituito il cuore a Te Fiti, ma solo dopo aver ricuperato il  magico amo da pesca.

Ma dove era andato a finire l’amo? Era finito, dopo innumerevoli peripezie, a Lalotai, nel regno dei mostri, trovato nel mare e poi custodito da Tamatoa, un gigantesco granchio del cocco con la mania di collezionare oggetti preziosi.

Ma come aveva fatto Maiana a convincere Maui  ad aiutarla a consegnare a Te Fiti il suo cuore? Facendo leva sull’amor proprio del semidio! Gli fece più o meno questo discorso: 

“Va bene …  Accetto … Andiamo a recuperare l’amo. Tanto sarà facilissimo. Tu sei un quasi  dio e puoi fare quello che vuoi e ottenere quello che vuoi. E poi sei anche un mutaforma. Puoi trasformarti negli esseri che vuoi, dai più grandi ai più minuscoli; dai più belli ai più mostruosi. Ci divertiremo con Tamatoa, sarà un gioco da ragazzi, gli porteremo via il tuo amo sbeffeggiandolo e poi … andremo a restituire a Te Fiti il suo cuore”. 

Maui gonfiò il petto, mise in bella mostra tutti i suoi muscoli, fece risaltare tutti i suoi tatuaggi (quelli mobili si misero addirittura a ballare) e, finalmente, ancheggiando solennemente come in una regale parata, si mosse con Vaiana verso Lalotai.

Trovarono Tamatoa sdraiato e rilassato che si contemplava l’amo magico perduto in mare da Maui e che aveva collocato sul suo guscio come il più prezioso degli ornamenti. 

Ora veniva il bello: come strappargli dal guscio l’amo?  

C’era una sola soluzione: uno dei due doveva distrarre il granchio, mentre l’altro, veloce come una saetta, glielo avrebbe sottratto. Tentare con la forza, sarebbe stato un sicuro fallimento.

Ancora una volta intervenne Vaiana con la sua astuzia e la sua intuizione femminile. 

Tamatoa superava in vanità tutte le creature del mare, quello era il suo punto debole. Quello bisognava colpire. La fanciulla cominciò a circuirlo con mille lodi cominciando ad esaltare la sua bellezza (figuriamoci, era un mostro!), poi continuò ad esaltare la sua forza, il suo coraggio,  la sua furbizia,  la sua intelligenza,  la sua … aggiungete voi le qualità che volete … 

Tamatoa era andato in estasi, convinto di possedere quelle e tante altre qualità (comprese quelle che avete aggiunte voi), dando a Maui tutto il tempo e, per giunta, senza alcun pericolo, di riprendersi il suo amato amo e, con esso, ricuperare  l’autostima necessaria per portare a termine con Vaiana quella che era diventata, non più impossibile, ma solo la più epica delle imprese.

Quando Tamatoa si accorse dell’inganno e provò tutta la vergogna del mondo, sentendosi nudo senza l’amo, non poté fare altro che abbandonarsi a tutte le imprecazioni che conosceva e che erano, vi assicuriamo, tremende, di tutti i tipi e, per fortuna, anche colorite. vi autorizziamo a pensare solo alle imprecazioni colorite. Alcune di quelle imprecazioni e insulti riguardavano il passato di Maui.

 

Spezzoni di film: 49:09 – 01:03:03

 

Suggerimenti per la riflessione:

 

Collaborazione e il gioco di squadra è il sistema migliore per raggiungere i risultati che ci proponiamo: voi come state al riguardo?

Non parliamo di grandi progetti, ma di azioni comuni, quelle che compiamo ogni giorno a casa, a scuola, all’oratorio, ecc,. Elenchiamone alcuni.

Pretendete di imporre le vostre soluzioni o riuscite ad ascoltare anche quelle degli altri per scegliere poi quella più concreta e realizzabile?

Ricordatevi che ad ogni soluzione deve corrispondere un progetto, uno scopo, un obiettivo da raggiungere. 

 

 

RIFLESSIONE RAGAZZI

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