SECONDO GIORNO
La situazione nel villaggio diventava ogni giorno più critica; anche quell’armonia di cui il capo Tui era orgoglioso, stava scomparendo. Scoppiavano liti e contrasti perfino in famiglia, tra figli e genitori, tra fratelli e sorelle e quasi sempre per lo stesso motivo: la fame. Bisognava fare qualcosa e subito.
Fu Tala, la donna più anziana del villaggio, la madre del capo, a trovare la soluzione. Tala era considerata la “matta del villaggio” per la sua vita stravagante. Viveva in pratica lontano da tutti, ma in piena armonia con la natura, con l’Oceano e con la sua amata nipotina Vaiana.
Aveva visto un giorno, al tramonto del sole, che l’Oceano, servendosi di un’onda aveva consegnato a Vaiana una piccola pietra verde.
La sua nipotina era stata scelta dall’Oceano per riportare il cuore alla dea Te Fiti, racchiuso in quella piccola pietra verde.
Tala sapeva che solo restituendo alla dea il cuore: la pace, l’armonia e il benessere avrebbero nuovamente regnato nel villaggio.
Ma sapeva anche che Vaiana aveva diritto di conoscere la storia del villaggio, con le sue tradizioni e con le sue antiche abitudini di vita, per avere il coraggio di disobbedire al padre per salvare la sua gente.
Vaiana vide tra gli ultimi raggi del sole quella strana piccola pietra verde che le donava il mare; la raccolse tremando d’emozione; intuì il suo valore, sicura che stava per avverarsi l’antica leggenda che tante volte la nonna le aveva raccontato: una fanciulla del villaggio avrebbe riportato il cuore alla dea Fiti e in tutta la Polinesia sarebbe tornata la prosperità.
La prescelta non poteva che essere lei!
La mattina seguente, al sorgere del sole, Tala accompagnò la nipote in una grotta segreta, con l’ingresso nascosto da una cascata, che nessun abitante del villaggio aveva mai varcato; nessuno sapeva, anzi nessuno aveva neppure immaginato l’esistenza di quella grotta.
Quando Vaiana entrò nella grotta rimase senza fiato, affascinata e attratta dal quello che vedeva: la grotta era piena di barche, anzi di quello che un tempo erano state barche, ora ridotte a tristi relitti.
Aveva ragione la nonna: i loro antenati, un tempo, erano stati navigatori! Avevano oltrepassato la barriera corallina e chissà quante volte! E non solo in periodi di carestia! Ma per scoprire altre isole e comunicare con altri popoli.
Nonna e nipote non avevano bisogno di parole; il loro cuore batteva all’unisono. Si strinsero in un abbraccio dolcissimo mentre la nonna cercava la mano di Vaiana per stringere anche lei quel dono venuto dal mare: la piccola pietra verde.
Vaiana, presa da quella forte emozione, non si era accorta che Tala, la sua adorata nonnina, era stata colta da un malore.
La vecchia Tala, la saggia Tala, la “matta del villaggio” fece appena in tempo a dare l’ultimo consiglio alla nipotina: “Cerca Maui … segui le stelle … quelle che hanno la forma di un amo …”
Vaiana decise di affrontare ogni pericolo pur di portare a termine la missione che le era stata affidata.
Per prima cosa doveva rintracciare Maui, e costringerlo a liberare le isole della Polinesia Dall’oscurità, che si era abbattuta su tutti, dopo il suo furto del cuore di Te Fiti.
Ricordatevi che Maui aveva perso, lottando con Te Ka, sia il cuore di Fiti che il suo amo magico.
Quel furto aveva causato, oltre l’oscurità, l’ira dell’Oceano e la presenza di mostri rabbiosi che insidiavano le isole con i loro abitanti.
Spezzoni di film: 26:07 – 35:15
Suggerimenti per la riflessione:
Esaminiamo le figure di Vaiana e di Tala: cos’hanno in comune?
Quali sono le prove che Vaiana deve affrontare e quali decisioni prendere, prima fra tutte “disobbedire al padre”.
Quale significato possiamo dare all’”oscurità” e quale ai “mostri rabbiosi”?
Prima o poi tutti siamo chiamati a prendere delle decisioni.
Elenchiamo quelle che abbiamo preso finora e quelle che ci attendono.
Più cresciamo più le scelte diventano necessarie e impegnative.
Si può contare sull’aiuto di qualcuno? Di chi in particolare? …
Ma poi tocca a noi!
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